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REGUITTI & PARTNERS
Architecture_Engineering _Urban Design

►  AMPLIAMENTO SCUOLA MEDIA - Bedizzole (BS) Italy
►  SCHOOL BUILDING - Bedizzole (BS) Italy

 
 
L’intervento consiste nell’ampliamento dell’edificio attualmente ad uso scuola secondaria di primo grado, ubicato nel plesso scolastico dove è situata anche la scuola materna e quella elementare, di cui si è recentemente ultimata un’addizione. La finalità dell’intervento è stata quella di realizzare una porzione di edificio polivalente ad uso delle stesse scuole e di una attività extrascolastica pomeridiana indipendente, con possibilità di interscambio tra le due attività, ma anche di separazione. Le strutture portanti, per la porzione al piano terra, sono pensate e predisposte per un possibile sopralzo ed il progetto si presta quindi ad una fase futura di immediata ed economica realizzazione. L’edificio attuale è stato costruito negli anni’ 70, ed è costituito da semplici volumi a tetto piano architettonicamente poveri. Le scelte formali, volumetriche ed architettoniche, adottate nella progettazione dell’addizione sono state quelle volte alla formazione di un edificio che dialogasse con le forme semplici del manufatto esistente, ma che, allo stesso tempo, si dichiarasse come aggiunta. L’ampliamento è quindi ben leggibile, nell’articolazione volumetrica, nelle forometrie ed anche nel trattamento dei prospetti, per  i quali è stato previsto un rivestimento in gres porcellanato coniugato con la tecnologia della “facciata ventilata“,  tecnologia che soddisfa requisiti prestazionali ed estetici, abbattendo anche i costi di esercizio. I due volumi che si intersecano, uno a piano terra e l’altro al piano primo, sostenuto da pilastri inclinati, hanno contribuito alla formazione di un patio, aperto su un lato, che riesce a dare una certa domesticità allo spazio all’aperto. Il volume al primo livello determina al piano terra uno spazio aperto e protetto, zona di sosta protetta e filtro ideale all’ingresso. Entrambi i volumi sono caratterizzati da aperture generose, da elementi in carpenteria cromaticamente forti e da una profonda pensilina frangisole che disegna il prospetto con ombre frazionate.

The intervention consists in expanding the building currently used to lower secondary school degree, located in the school complex where is also the nursery and primary schools, which has recently completed an addition. The purpose of the intervention was to realize a portion of the multipurpose building for use by the schools and extracurricular activities of a self-afternoon, with the possibility of interchange between the two activities, but also of separation.
 

►  SCHOOL BUILDINGS - Bedizzole (BS - Italy)
►  AMPLIAMENTO SCUOLA MEDIA A.MANZONI - Bedizzole (BS - Italy)
L’intervento è consistito nell’ampliamento della scuola elementare situata nel plesso scolastico di via Pantelio, allo scopo di realizzare cinque aule per didattica e un’aula di sostegno, necessarie per una sezione didattica aggiuntiva. L’ampliamento si confronta direttamente con l’edificio esistente,  costruito nei primi anni ’80 e costituito da semplici volumi caratterizzati da diversi dislivelli coperti a padiglione. Le aperture sono nastriformi, con serramenti in alluminio scorrevoli. La finitura esterna al plastico colorato è stata utilizzata per l’intero edificio. In merito all’ampliamento nella scelta della localizzazione ha influito soprattutto l’attenzione al contesto, la necessità di incidere il meno possibile sulla struttura esistente e la possibilità di gestire il cantiere durante la normale attività scolastica.  Le scelte formali adottate nella progettazione, sia dal punto di vista volumetrico che architettonico, sono state di evidenziare comunque l’intervento di estensione. L’edificio in oggetto è costituito da un unico corpo di fabbrica a due livelli fuori terra, dotato di un porticato e da un loggiato. La copertura a terrazzo, a livello del parapetto delle finestre più alte esistenti, lascia spazio ad un possibile sopralzo. Il compito di cerniera tra il nuovo ed il vecchio è affidato alla necessaria scala di sicurezza, collocata tra l’edificio esistente e quello in progetto. La testata della scala antincendio, verso l’ingresso alla scuola, realizzata in lamiera verniciata a polveri epossidiche e tagliata a laser, viene invece trattata come elemento “totem” che supporta un insegna con segnalazione della scuola, schermando la connessione tra i due edifici e la stessa scala. In generale i materiali proposti nel progetto si riconducono alla normalità dei sistemi costruttivi correnti, comunque di qualità in termini di durata e efficienza in senso generale. La qualità dei materiali è stata richiesta anche sotto il profilo di prestazioni energetiche per aumentare l’efficienza e quindi contenere i costi di gestione. Il sistema della facciata ventilata prevista costituita da mattonelle di terracotta in aggancio su una sottostruttura a montanti e traversi in alluminio. 

The intervention consisted in expanding primary school located in the school complex via Panteli, in order to achieve five classrooms for teaching and classroom support needed to add a teaching area.
The expansion is in direct dialogue with the existing building, built in the early '80s and consists of simple volumes characterized by different slopes covered pavilion.
The building in question consists of a unique body of works on two levels above ground, with a porch and a porch. The task of link between the old and new is given to the necessary level of security placed between the existing building and the plans. The head of the fire escape, but is treated as a totem pole that supports a school teaches reporting, shielding the connection between the two buildings and the same scale
 

► SHOWROOM CERAMICHE SBARAINI - Azzano Mella (BS) Italy
► SHOWROOM AND COMMERCIAL BUILDING - Azzano Mella (BS) Italy 

 
La dissoluzione della rigida forma data dalla struttura prefabbricata preesistente è stato il tema fondamentale del progetto, all’esterno come per l’interno, proponendo spazi, suggestioni, riferimenti e materiali prevalenti e rilevanti rispetto alla percezione della semplice forma, come la scala interna, calata nello spazio a doppia altezza, i percorsi e i volumi interni posizionati su assi di riferimento ruotati rispetto alle principali simmetrie del volume. Asimmetrie che vengono riproposte all’esterno con le elaborazioni volumetriche, la compenetrazione di elementi forti, ma anche con le vibrazioni cromatiche e materiche della facciata ventilata in cotto. La luce zenitale all’interno e le proiezioni di ombre all’esterno generate dagli elementi estranei, sono gli altri elementi fondamenti dell’esaltazione del contenitore, ma anche del contenuto. L’edificio è stato pensato come esposizione di pavimenti e rivestimenti e volutamente, l’architettura nelle parti dedicate all’esposizione, è neutra, per lasciare protagonisti gli oggetti di vendita. Reguitti & Partners si è occupato dell’involucro architettonico interno ed esterno, mentre il progetto di arredo d’interni e il layout espositivo è opera dell’arch. Barbara Albanese di Brescia.

The building was designed as a display of floor and wall tiles and deliberately, the architectural parts dedicated to the exhibition, is neutral, leaving players selling items. Reguitti & Partners has been busy of the architectural interior and exterior, while the project of interior design and exhibition layout was designed by the architect. Barbara Albanian.
 


            

►  CENTRO SOCIO-CULTURALE "LA NAVE DI HARLOK" - Brescia (BS) Italy
►  CULTURE CENTER "LA NAVE DI HARLOK" - Brescia (BS) Italy

 
Il presente intervento concordato con il Settore Interventi Speciali sul Territorio del Comune di Brescia, costituito dal recupero della Cascina Bredina Nuova e da nuova edificazione, si configura come un intervento unitario chiamato a rispondere ad un programma di molteplici attività proposte dall’Associazione Palcogiovani, quali la valorizzazione delle potenzialità e delle risorse giovanili e la creazione, attraverso la promozione e l’organizzazione di manifestazioni di carattere musicale, teatrale,  culturale, e ricreativo, di occasioni di ritrovo per giovani, di socializzazione e di impegno”.  Così il progetto venutosi a configurare è costituito dall’insieme di momenti di sosta e attenzione, rappresentati volta per volta, da oggetti o edifici che risultano così integrati quali episodi diversi cuciti in uno stesso “racconto”. L’immobile esistente denominato Cascina Bredina Nuova, non può essere considerato un complesso edilizio di rilevante importanza storica, non costituendo infatti un ‘insieme architettonico unitario e non si può configurare come un complesso particolarmente pregevole dal punto di vista architettonico e formale. Nonostante ciò, il complesso conserva la memoria storica degli impianti di edilizia rurale minore, espressione di un'architettura rurale che è stata nostra volontà conservare e riproporre, valorizzando, anche attraverso la nuova edificazione, alcuni aspetti tipologici,  in particolare quello della corte. Il progetto proposto è stato quindi studiato nel completo rispetto e recupero dell’intera struttura, tanto che l’intervento si configura prossimo ad un “restauro e risanamento conservativo” almeno per la parte originaria della cascina. E’ stata fatta particolare attenzione al mantenimento degli elementi architettonici e distributivi interni,  con la riproposizione degli ingombri degli elementi originali,  l’eliminazione delle superfetazioni, il mantenimento delle forature murarie originali con le stesse proporzioni,  l’uso di materiali esistenti e la riproposta dei medesimi laddove non ne sia possibile il recupero. Il nuovo edificato si pone invece come se fosse una naturale espansione della vecchia cascina. Il fabbricato è costituito da un corpo principale sul quale si innesta un corpo più basso, allineato sul prospetto sud, alle altezze della cascina. Gli elementi costitutivi recuperano i materiali tradizionali. La struttura del tetto è a capriate composite  in legno lamellare e acciaio con orditura secondaria ad arcarecci  in legno lamellare trattato e mordenzato  tinta wengè.I serramenti esterni sono in lega di bronzo della Astec di Treviso.

 
 
                 
 

►  CHIESA PARROCCHIALE - Persico Dosimo (CR) Italy


►  CHURCH - Persico Dosimo (BS) Italy
I lavori relativi alla Chiesa Parrocchiale di Dosimo sono da inquadrare nell’ambito del “Progetto di Conservazione”, il documento guida redatto nel 2005 per l’analisi previsionale di tutti gli interventi necessari alla conservazione delle strutture e apparati decorativi della Chiesa Parrocchiale di Persico Dosimo. Il progetto di conservazione è stato redatto per una specifica volontà del Parroco Pro Tempore al fine di procedere ad una pianificazione pluriennale di tutti gli interventi necessari.
Come prevedeva il documento guida sopracitato, gli interventi sono stati realizzati in tempi successivi, con specifici progetti, sottoposti singolarmente, di volta in volta, all’autorizzazione delle autorità competenti:


STRUTTURE E COPERTURA

- Lavori di restauro
- manutenzione straordinaria copertura navate laterali.
- Manutenzione straordinaria alla copertura delle navate laterali con conservazione della struttura lignea primaria e parte della secondaria, recupero manto di copertura
- Lavori di restauro e consolidamento volte transetto e del presbiterio.
- Opere di consolidamento in estradosso alle volte del transetto e centrale, con il sistema Mapei Planitop HDM ed inserimento di due catene nelle volte deli transetti 

B) AFFRESCHI ED INTONACI

- Progetto di conservazione generale
- Indagini conoscitive preliminari al progetto di conservazione 
- Interventi urgenti intonaci volte
- Consolidamento e stuccatura di fessurazione nella navata centrale e nel transetto destro
- Restauro dei dipinti del Battistero e fonte battesimale
- Restauro dei dipinti parietali e della volta del battistero nella navata destra
- Lavori di restauro dipinti interni navate laterali e alzati navata centrale.
- Restauro dei dipinti delle navate laterali e degli alzati della navata centrale (in corso)


Work on the Parish Church of Dosimo are framed within the "Conservation Project", the guidance document prepared in 2005 for the foresight of all actions necessary for conservation of structures and decorations of the parish church of Persian Dosimo . The conservation project was completed for a specific intention of the parish Pro Tempore to conduct a multi-annual planning of all necessary actions.
 
 
  
   
 
 

►  COMPLESSO CONGREGAZIONE "FIGLIE DI GESU' BUON PASTORE" - Cremona (CR) Italy
►  CONGREGATION "FIGLIE DI GESU' BUON PASTORE" COMPLEX - Cremona (CR) Italy

L’oggetto dell’intervento è il complesso di proprietà della Congregazione delle Figlie di Gesù Buon Pastore che occupa un intero isolato, nel centro di Cremona, compreso tra via Aselli, Via Teodolinda, via Borghetto e via Bardellona. Il complesso è composto da diversi corpi di fabbrica, di epoche differenti, aggregati nel tempo fino a raggiungere l’attuale conformazione.
Tra i vari corpi di fabbrica che compongono il complesso, è da annoverare la il palazzo tutt'oggi denominato Casa Serena e la sua bella facciata prospiciente via Aselli.
 
La necessità è stata quella di eseguire una manutenzione straordinaria per mantenere in efficienza la facciata, i serramenti e il tetto. I lavori attuati sono stati sinteticamente i seguenti:
 
- restauro e consolidamento dell’intonaco di facciata, sua tinteggiatura;
- sostituzione delle ante d’oscuro;
- revisione del tetto, posa di onduline sottocoppo, manutenzione alle gronde in legno e alle lattonerie in rame;
 
La logica dell’intervento realizzato è riassumibile in:
 
- mantenimento della ricchezza della facciata sia nel disegno che nella composizione materica con consolidamento di quanto esistente.
- demolizione e ricostruzione del supporto localizzato alle parti estranee di recente origine (come ad esempio le limitate porzioni di intonaco cementizio recentemente eseguite a rabbercio ) o quelle definitivamente deteriorate come la zoccolatura a terra; eventuale sostituzione dei travetti in legno di gronda solo se necessario;
- scelta di colori idonei per le campiture e le cornici in maniera da esaltarne la plasticità, senza effetti di forte contrasto; il colore scelto  inoltre dovrà differenziare la facciata dal corpo anni 60 a destra, ma mantenere un legame con l’ala a sinistra. 

The object of intervention is the complex owned by the Congregation of the Daughters of Jesus the Good Shepherd who occupies an entire block in the center of Cremona between Aselli street, Via Teodolinda via Borghetto Bardellone away. The complex consists of several buildings of different periods, aggregated over time to reach the current conformation.
Among the buildings that make up the complex, has included the date the building called Casa Serena and her beautiful facade facing away Aselli.
 
 
 
   
 
   







 

►  CHIESA DEL BUON PASTORE - Cremona (CR) Italy
►  BUON PASTORE CHURCH - Cremona (CR) Italy
All'interno della campagna di lavori che ha interessato nel corso degli anni il complesso cremonese di proprietà della Congregazione delle Figlie di Gesù Buon Pastore, si annovera anche il lavoro di recupero e di restauro della Chiesa del Buon Pastore, situata all'interno della cortina prospiciente Via Borghetto, appartenente al complesso monasico.
 
La piccola chiesa venne costruita nella la metà del XIX secolo, (tra il 1854 e 1856) all’interno della  cortina di edifici preesistenti, durante la campagna di lavori che cambiarono radicalmente la natura del complesso edilizio esistente (prima aggregato di varie proprietà, sostanzialmente case con orti) assegnandogli la funzione conventuale a cui tutt’ora assolve.
 
La chiesa venne edificata seguendo un gusto eclettico e neogotico, diffuso all’epoca soprattutto in ambito piemontese, regione dalla quale viene la fondatrice dell’ordine religioso e quindi da cui trae origine l’ordine stesso delle Figlie di Gesù Buon Pastore.
 
La facciata è caratterizzata quindi da un disegno di tipo neogotico, con aperture sormontate da archi a sesto acuto e lesene, culminanti con piccole guglie appuntite.
 
Anche l’interno della chiesa è caratterizzato dallo stesso gusto, avendo in evidenza sulle pareti e sulle volte (dipinte a cielo stellato), le nervature e le geometrie tipiche di quello stile  
 
L'edificio è stato interessato da lavori di  restauro e consolidamento dell’intonaco di facciata, sensibilmente compromesso, e successiva tinteggiatura; in riferimento agli interni, la chiesa è stata oggetto di una necessaria e minuziosa opera di restauro delle sue interfacce decorative, architettoniche e pittoriche.

Within a year of work that involved over the years the complex Cremonese property of the Congregation of the Daughters of Jesus the Good Shepherd, also includes the work of recovery and restoration of the Church of the Good Shepherd, located inside the curtain overlooking Via Borghetto, belonging to the complex monas.
The building was affected by restoration and consolidation of the plaster facade, significantly compromised, and later painting, in reference to the interior, the church has undergone a necessary and a careful restoration of its interfaces decorative, architectural and painting.

 
 
   



  

►  RESIDENZE
►  RESIDENTIAL BUILDING

 




►  VILLA NELLE LIMONAIE

►  VILLA IN THE LEMON GARDEN

Il progetto è consistito nella ristrutturazione di una villa fine anni ‘60  a Gargnano, in un lotto pressochè pianeggiante, con lievi dislivelli in un contesto fortemente vincolato e dominato dai terrazzamenti delle ex-limonaie.L’unità si articola su due livelli, uno fuori terra rialzato effettivamente abitabile e un livello parzialmente interrato. La necessità del committente di adeguare gli impianti elettrico ed idrotermo-sanitario, di rivedere il distributivo, di modificare i serramenti e le finiture interne ed esterne - risalenti al periodo dell’edificazione – di dotare l’abitazione di una piscina, hanno costituito l’occasione per rivisitare l’intero manufatto.E’ stata demolita una terrazza a sbalzo, chiuso un portico di modeste dimensioni per destinare il volume ad un servizio igienico e costruito un porticato annesso alla zona giorno del fabbricato.Oltre a significative modifiche del distributivo, sono state apportate variazioni dei prospetti mediante allargamento delle finestrature, formazione di porte finestre e chiusura dei finestrini, secondo un disegno più attuale e che garantisse un’ottimizzazione della percezione del paesaggio dall’interno.
 In genere si è optato per l’utilizzo di materiali tradizionali, in continuità con i manufatti presenti in zona: pietra locale a ciotolo e spezzato per il rivestimento dei muri, intonachi con malta leggermente pigmentata agli ossidi nelle cromie naturali delle terre; ringhiere in ferro dal disegno semplice.Lo spirito che complessivamente ha governato l’intervento è stato quello del massimo rispetto dell’ambiente pur garantendo un risultato di  massima fruibilità del manufatto per il committente.Il progetto è stato svolto in collaborazione con gli architetti Volker e Brigitte Merz di Aalen (DE).

 






►  VILLA SUL LAGO

►  VILLA ON THE LAKE

Il tema era la ristrutturazione di una anonima villa a lago, costruita alla fine degli anni ’60 tra i terrazzamenti di una ex-limonaia, in un contesto molto delicato dal punto di vista paesaggistico e fortemente vincolato.Il fabbricato, pur mantenendo l’involucro originale, è stato interamente rivisitato sia dal punto di vista statico che quello delle finiture, delle aperture e della distribuzione.La sensibilità del progetto, pur nei forti condizionamenti dell’involucro esistente, è stato quella di rendere completamente una nuova immagine del fabbricato, mantenendo però il dialogo con il contesto e innestando comunque nello stesso un tema forte, una presenza moderna.Pur confermando la forma esistente e l’impianto funzionale, mantenendo ove possibile ed adeguando le strutture portanti, tutto il distributivo è stato modificato secondo una logica più attuale degli spazi, creando, talvolta, la compenetrazione delle funzioni abitative originarie.I vani di servizio ed il cavedio sono stati ottenuti con lo svuotamento dei terrazzamenti, assicurati mediante berlinese di contenimento con micropali e procedendo alla rimozione della terra dal livello superiore.Alcuni elementi accessori sono stati fortemente caratterizzati come le balconate in legno con pavimentazione a tolda di nave e balaustre in acciaio a trefoli e tiranti in analogia ai parapetti delle barche o i muri raso-pietra (in parte già esistenti). Le aperture sono state riviste inserendo ampi serramenti.In genere si è comunque optato per l’utilizzo di materiali tradizionali, in continuità con i manufatti presenti in zona.
Lo spirito che complessivamente ha governato l’intervento è stato quello della massima integrazione con il contesto.Il progetto è stato svolto in collaborazione con gli architetti Volker e Brigitte Merz di Aalen (DE).

 




►  COMPLESSO RESIDENZIALE A MUSLONE

►  OLD VILLAGE ESTATE

Da anni questa frazione di Gargnano non era stata interessata da progetti di nuova edificazione. Il complesso è sorto nel cuore del centro storico di Muslone  in un’area con l’accenno di un terrazzamento e murature continue in pietra a monte e a valle che sono state preservate. La progettazione ha cercato di ricostruire il tessuto tipico delle costruzioni circostanti, ricalcando la tipica aggregazione casuale sia planimetrica che volumetrica, dettata  fondamentalmente dallo svilupparsi delle costruzioni lungo le linee di pendenza del terreno e in epoche diverse. Inoltre, l’approccio progettuale è stato condizionato dalla volontà di non superare,  con i colmi dei tetti delle nuove costruzioni, l’altezza di banchina delle finestre poste al primo piano degli edifici a monte,  per non precludere la vista panoramica alle abitazioni vicine o prospettanti l’area, almeno dal primo piano in su. I volumi sono aggregati a diverse altezze, con diversi orientamenti, lo “skyline” rimane costantemente al di sotto degli edifici sovrastanti. Ne è risultata una forma urbana in forte relazione con il contesto, sottolineata dall’utilizzo degli elementi architettonici comuni: tetti a falde, corpi di fabbrica semplici, portici, logge, murature di sostegno in pietra, aperture a forma semplice.
 





►  RESIDENZA SULLA COLLINA

►  HILL'S RESIDENTIAL HOUSE

Questa villa, una residenza per due famiglie, è situata a Gargnano, in posizione sopraelevata e dominante rispetto alla Strada Provinciale e in adiacenza alla parete rocciosa. La conformazione del lotto e contestualmente la collocazione in uno dei siti più belli dell’Alto Garda, fortemente vincolato, hanno comportato particolare attenzione all’aspetto compositivo e strutturale. La peculiarità del sito ha condizionato radicalmente la progettazione comportando l’utilizzo di apporti strutturali, come la berlinese a ridosso della parete rocciosa e del fronte di scavo che, seppur inizialmente invasivi, hanno reso possibile un inserimento del manufatto innestandolo direttamente nella montagna. L’impatto dell’edificio, che si sviluppa sfruttando le diverse quote delle balze esistenti e con la pendenza delle falde nello stesso senso di quella naturale per contenere l’altezza della facciata,  è quello di un manufatto che sembra esserci da sempre. Le ampie vetrate, con serramenti in legno che riprendono la trama dei vecchi manufatti e sfondate nello spessore della muratura, ricordano quelle dei caselli e delle limonaie. Le limonaie, definite anche giardini-serra, disegnano da secoli il paesaggio del Garda, specie lungo la riva occidentale da Limone a Salò e offrono notevoli esempi di strutture architettoniche introvabili. Documentano l’intelligente imprenditorialità che ebbe un discreto sviluppo nel XVIII secolo ed offrono un esempio di come l’intervento dell’uomo, se governato da passione e rispetto per la natura, possa dare risultati in armonia con l’ambiente. La passione per l’architettura ed il doveroso rispetto del contesto sono stati il motore di questa progettazione.
 






 

►  VILLA BIFAMILIARE A ZANTE - Grecia

►  A HOUSE IN ZANTE - Greece

Un paesaggio aspro, una natura selvaggia, in questo lotto a strapiombo sul mare, costituisce lo sfondo di questa architettura che gode della vista del mare e di un panorama a 360 gradi. La costruzione risulta costituita dall’articolazione di volumi essenziali, un corpo centrale parallelo all’andamento della collina con tre livelli fuori terra verso il mare e due verso il pendio, chiuso lateralmente da due volumi ad un piano fuori terra che, con il loro orientamento perpendicolare al fronte principale, contribuiscono alla formazione di una corte aperta verso il mare. Questi volumi,  intersecandosi, creano spazi a doppia altezza, soppalchi,  patii o porticati con pergoli. Una pensilina, con sostegni inclinati a sezione circolare e finitura Corten, diventa motivo di collegamento sul fronte a monte dei diversi corpi. Il linguaggio è essenziale e si affida all’utilizzo di materiali e cromie in stretta relazione con il contesto: facciate intonacate in contrasto con elementi frangisole in acciaio Corten e balaustre in vetro, aperture generose o finestre a nastro incorniciate da imbotti metallici. Ne risulta un’architettura suggestiva che intende affermare la propria presenza con decisione eppure risulta poetica nel suo rigore. Il leit-motiv della progettazione è stato quello di articolare degli spazi che assecondassero la morfologia del luogo, che beneficiassero al meglio della vista del paesaggio e della luce e che riuscissero a ritagliare delle zone più introverse per garantire un minimo di privacy agli abitanti.
 
 


►  VILLA NELLE COLLINE VERONESI

►  A HOUSE INTO VERONA'S HILL

L’edificio , una residenza monofamiliare, è situato nelle colline di Sona, nel contesto di una nuova lottizzazione. La composizione architettonica è semplice, due corpi di fabbrica, uno a due piani ed uno più basso ad un piano fuori terra. Il volume a due livelli è coperto – come da prescrizioni ambientali – con tetto a padiglione, mentre il volume più basso – per contenere l’impatto volumetrico – ha una copertura a tetto piano inerbito. Lo scopo di quest’ultima scelta è quello di assimilare questa porzione di edificio ad un terrazzamento come quelli che necessariamente devono essere creati sul retro della casa, al fine di contenere il dislivello con la strada superiore. Il gioco dei pieni e dei vuoti è ottenuto con parziali sfalsamenti del volume superiore rispetto a quello inferiore e da elementi compositivi che aggregati ai volumi definiscono portici, pensiline e pergolo scoperto. Le ampie vetrate al piano terra, sfondate sotto il porticato, si alternano a luci più contenute e caratterizzate da imbotti metallici. I materiali utilizzati sono quelli appartenenti alla cultura materiale del luogo: coppi canale antichizzati per la copertura, lattonerie in rame pre-ossidato, rivestimenti murari a “raso pietra” e banchine in pietra locale di Prun, intonachino di calce colorato in pasta per le porzioni di facciata previste ad intonaco, limitate parti delle pavimentazioni esterne in teak a tolda di barca, balaustre e opere in ferro verniciato a disegno moderno. Il leit-motiv della progettazione è stato quello della rielaborazione di elementi tradizionali, di forme conosciute in chiave moderna, mantenendo le geometrie e gli stilemi locali.
 
 







 

►  VILLA IN CAMPAGNA

►  HOUSE IN THE COUNTRY

Il progetto, assecondando esigenze formali espresse dal committente, ovvero l’utilizzo di elementi che portassero in sè i valori della tradizione, come ad esempio la torretta - presente in alcuni edifici rurali- , porticati generosi e i materiali naturali, è giunto ad un buon equilibrio nell’articolazione dei volumi e ad un distributivo funzionale. La composizione è data da due volumi che si uniscono perpendicolarmente formando una semi-corte. Questa aggregazione, dinamica in partenza perché permette di avere un maggior numero di fronti esposti alla luce, consente anche di abbracciare la zona verde che si sviluppa più all’interno del lotto creando una corte ibrida. La forma consente di individuare tre zone precise: quella giorno, quella notte e quella di cerniera data dall’ingresso che disimpegna anche uno studio professionale con possibilità apertura al pubblico. Sebbene si sia ricercato un costante riferimento alla tradizione, sono stati comunque inseriti elementi che non appartengono propriamente alla cultura materiale ed architettonica del luogo, quali una  “conservatory” ed un lucernario nella zona destinata a soggiorno, elementi strutturali inclinati a sostegno dell’ampio porticato, orditura di travetti binati, elementi metallici quali giunti delle componenti strutturali. Le stesse finestrature, essenziali nella loro assenza di riquadrature, sono state proposte secondo uno sviluppo verticale più canonico ma anche a nastro e d’angolo, sottolineando la peculiarità di due diverse parti dell’abitazione, il soggiorno e la camera padronale. I materiali sono quelli della tradizione: il cotto dei mattoni, le doghe in legno come rivestimento murario, l’intonaco a calce e la copertura in coppi canale. Il leit-motiv della progettazione, l’adesione a riferimenti tradizionali reinterpretati con un linguaggio più essenziale e lo stabilire uno stretto rapporto tra architettura e natura, si prefigge di creare degli spazi domestici, dei luoghi di incontro che consentano di ristabilire rapporti spesso negati dalle incombenze quotidiane.
 







►  VILLA NEGLI ULIVI - Roma

►  A VILLA IN THE OLIVE THREES - Roma

Il tema della villa è qui affrontato in un’area agricola a Poggio Mirteto, nella Valle delle Sabine (ROMA), zona di particolare pregio e caratterizzata dalla presenza di ulivi. La composizione architettonica è semplice,  ed è il risultato della compenetrazione di due volumi puri, che si sviluppano su livelli diversi, assecondando l’andamento del terreno e recuperandone le balze. La possibilità di realizzare un edificio ex-novo ha dato risultati stimolanti proprio sul piano dell’identificazione di una relazione tra paesaggio e architettura in cui la prima componente fornisce elementi di suggestione interpretati nel segno di una libertà espressiva e compositiva che si concretizza in un nuovo e forte segno paesaggistico cui è assegnata una caratterizzazione architettonica tutta contemporanea. Il leit-motiv della progettazione, secondo una richiesta forte della committenza, è stato quello della ricerca della luce. L’andamento digradante della collina, parallelo all’asse elio-termico, e la collocazione dei due volumi, quello basso secondo questa direttrice, quello alto perpendicolarmente, ha consentito di portare la luce soprattutto nelle zone di massima permanenza delle persone. Lo scostamento del corpo più basso dal fronte della collina, e la formazione di un patio a ridosso della balza, permette un affaccio della zona notte, dislocata nel corpo inferiore, sul medesimo e di godere quindi per la maggior parte della giornata di una luce diffusa che diventa diretta solo nel pomeriggio inoltrato raggiungendo la massima pienezza al tramonto. Entrambi i volumi hanno una copertura a tetto piano, quello a livello inferiore è praticabile ed ospita una terrazza che consente un affaccio sul paesaggio di grande effetto. Anche le aperture cercano di stabilire un rapporto non convenzionale con l’esterno risultando semplici cornici sul paesaggio, portali architettonici che rifuggono la figurazione tipica delle classiche finestre per diventare parte integrante di una composizione che potenzia all’estremo la propria consistenza volumetrica e materica. La scala interna, che dà accesso al secondo livello ed è coperta da un lucernario, diventa elemento cerniera dei due volumi e caratterizza fortemente la composizione creando un pozzo di luce che zenitalmente porta il suo contributo al livello inferiore. La carpenteria, che definisce portici e diventa elemento d’aggancio per pannelli scorrevoli frangisole, sottolinea i due livelli dell’abitazione e riaggancia i piani sfalsati delle facciate. I materiali utilizzati sono quelli tradizionali, ma reinterpretati e ricomposti secondo nuove esigenze espressive. Le scelte progettuali si sono orientate all’insegna della funzionalità e del rigore formale e materico, nell’intenzione di rendere leggibili volumi definiti con chiarezza in termini spaziali.
 

►  SHOW-ROOM VERONICA DAMIANI - Luzzana (BG) Italy
►  VERONICA DAMIANI SHOW-ROOM - Luzzana (BG) Italy

Uno spazio oltre l’ufficio, dove l’atelier dell’artista è aperto a molteplici funzioni - non solo produttive - ma anche al vivere, al momento di relax, al convivio con amici e clienti e all’occasione può accogliere ed esporre collezioni, gestire eventi di moda.

Space beyond the office, where the artist's studio is open to multiple functions - not only productive - but also to live, to relax, to banquet with friends and clients and on occasion can accept and display collections manage fashion events.

►  PIANO DI LOTTIZZAZIONE ARTIGIANALE - GRANITALIA - Carpenedolo (BS) Italy
►  CRAFT LOTTING PLAN - GRANITALIA - Carpenedolo (BS) Italy

La zona artigianale in oggetto è collocata in una zona peri-urbana con alcune valenze di ordine paesaggistico. Per questo motivo le soluzioni proposte hanno cercato di ottenere una qualità progettuale, sia volumetrica che materica, proponendo una combinazione di volumi semplice, scandita da un ritmo di facciata che in parte dichiara la natura dell’attività ivi svolta, ma nel contempo riesce a rompere la regolarità percettiva tipica della prefabbricazione industriale. 
I pannelli prefabbricati, previsti in graniglia di Bottcino martellinata, sono previsti con delle texturizzazioni di superficie e con un disegno asimettrico, al fine di contenere al massimo la percezione del sistema costruttivo e proponendo un sistema di macro-conci orizzontali 

The industrial area in question is located in an area with some peri-urban landscape values of order. For this reason, the proposed solutions have tried to achieve a quality project, which is volumetric material through a combination of simple volumes, punctuated by a rhythm in the facade that declares the nature of the activity therein, yet it manages to break perceptual regularity typical of industrial prefabrication
 
under construction